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L'arte in senavra

I bronzi

La glorificazione del preziosissimo Sangue di N.S.G.C. è rappresentata da una composizione scultorea in bronzo, che domina la parete absidale, preziosa per il valore artistico e spirituale, ricca di riferimenti e significati ma soprattutto di una intensità emozionante.

Lo sguardo è prima di tutto sul Cristo, mostrato ancora in croce ma già risorto: dalla croce si stacca, per protendersi verso chi guarda nella celebrazione della sua risurrezione.
Le braccia e le mani con i fori delle stimmate includono l’umanità in un abbraccio che salva.

Il Padre, è raffigurato nel complesso scultoreo e sotto di lui, lo Spirito Santo, è una colomba, come al battesimo nel Giordano.
La forza del Cristo arriva subito al cuore: dalla Croce, dal momento del sacrificio e del dolore, è già risorto, e dona il suo amore.

madonna

A sinistra accoglie San Carlo Borromeo, che, rappresentando ogni sacerdote del Nuovo Testamento, con una mano innalza il calice per raccogliere le gocce del Preziosissimo Sangue, con l’altra porge un pane a richiamare la celebrazione dell’Eucarestia.

A destra la Madonna, Madre della chiesa, compie un gesto materno ma straordinario: gli porge un bimbo che rappresenta la chiesa, nuova umanità, generata dalla Pasqua.

Quattro angeli, inviati a radunare gli eletti per accogliere Cristo risorto, Salvatore del mondo, sorreggono i simboli della passione e della gloria che l’autore ha riprodotto in modo inedito: oltre ai chiodi e alla corona di spine, la sindone.

Ma il valore simbolico dell’opera contiene anche la citazione di tre avvenimenti: il primo è l’Anno Santo della Redenzione (1983/84), connesso al Cristo crocifisso e risorto. Il secondo è l’Atto di affidamento dell’umanità a Maria Santissima, compiuto da papa Giovanni Paolo II il 25 marzo 1984, ricordato dal gesto della Madonna che solleva il bambino verso il Cristo.

Ed infine la commemorazione del IV centenario della morte di S. Carlo Borromeo, che è rappresentato in abiti sacerdotali del ’500.

A completare l’opera, che mostra tutte le figure volutamente tese verso l’alto per dare il senso del cammino nell’incontro finale con Cristo, un contributo dell’autore, che ha rappresentato ai piedi della croce un riccio su un ramo che uccide il serpente infernale.

L’autore dell’opera è l’artista Rosario Ruggero, allievo del Prof. Floriano Bodini.

L'arte in senavra

L'altare e le altre opere

Tutta la zona dell’altare e il fonte battesimale sono stati realizzati con marmi rosa provenienti dalle cave delle colline di Gerusalemme.

In altri punti della chiesa si ritrovano opere in bronzo che ripropongono, con l’essenzialità che la distingue, san Giovanni Evangelista nel battistero, e la via Crucis.

Sotto la Croce, il Tabernacolo in bronzo è raffigurato come albero della vite. Il suo motivo di tralci con grappoli d’uva si ripete anche nei leggii per significare la presenza di Dio nella proclamazione della Sacra Scrittura e nella predicazione.

Alla destra dell’altare un dipinto che raffigura l’Assunta, copia dell’originale del Tiziano conservato nella basilica dei Frari a Venezia.

Parrocchia Prepositurale
Preziosissimo Sangue
di N.S.G.C.

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